Ecco i primi provvedimenti che stabiliscono le risorse finanziarie da assegnare ai cittadini che ne faranno richiesta.
L’ordinanza 3778 del 06.06.2009 contiene le procedure e il modulo per richiedere al Comune il contributo fino a 10.000 euro, previsto per la riparazione dei danni di lieve entità delle abitazione classificate come agibili, di tipo A, oltre a 2.500 euro per riparazioni parti comuni.
Il contributo viene erogato per gli interventi di riparazione, che possono essere realizzati entro un mese dall’inizio dei lavori, di elementi non strutturali e degli impianti delle unità immobiliari danneggiate in modo molto contenuto, dichiarate infatti agibili dai rilevatori, e che non devono, comunque, comportare alcun mutamento di destinazione d’uso degli immobili. Non potranno accedere ai contributi per la riparazione i proprietari di immobili costruiti, anche in parte, in violazione delle norme urbanistiche ed edilizie o di tutela del piano paesistico – ambientale. Per l’accesso al contributo, con l’obiettivo di ridurre i tempi necessari alla realizzazione delle opere e di consentire ai cittadini stessi la possibilità di avvalersi delle ditte di loro fiducia, è necessario presentare una comunicazione di inizio lavori al Sindaco del Comune di ubicazione dell’unità immobiliare oggetto degli interventi compilando l’apposito modulo 3778 e che potrete trovare nelle sedi (anche provvisorie) dei Comuni, dei Centri Operativi Misti, o scaricabile online sul sito www.protezionecivile.it.
Al modello andrà allegato il preventivo di spesa, redatto e firmato dalla ditta scelta dal cittadino che dovrà anche sottoscriverlo. L’erogazione del contributo per la riparazione dell’immobile sarà effettuata dal Sindaco del Comune interessato, direttamente alla ditta che avrà effettuato i lavori solo dopo l’avvenuta comunicazione da parte del cittadino dell’avvenuta conclusione delle opere, che dovrà essere corredata anche dai necessari giustificativi di spesa.
L’ordinanza 3779 del 06.06.2009 contiene le procedure e il modulo 3779 per richiedere al Comune il contributo previsto per la riparazione degli edifici inagibili di categoria “B” e “C”. In questo caso occorrono lavori strutturali per rendere di nuovo agibili gli edifici ed il contributo coprirà integralmente le spese per le abitazioni principali. Sono previsti rimborsi anche per gli immobili non adibiti ad abitazione principale o ad uso non abitativo, ma fino all’80 per cento delle spese previste, e, comunque, non superiori a 80mila euro.
E’ previsto un contributo diretto per le spese relative alla riparazione degli elementi non strutturali, nonché la riparazione o gli interventi locali su singoli elementi strutturali comunque idonei ad assicurare migliori condizioni di sicurezza degli immobili oggetto dei lavori, che comunque non possono comportarne il cambiamento della destinazione d’uso o modifiche estetiche. Sono esclusi dal contributo gli immobili costruiti, anche in parte, in violazione delle norme urbanistiche ed edilizie o di tutela del piano paesistico – ambientale. L’ordinanza disciplina anche le modalità per l’accesso ai contributi per i lavori di riparazione da realizzare nelle parti comuni di condomini o di edifici composti comunque da più unità immobiliari e non costituiti in condomini. Il contributo, fino alla copertura integrale delle spese necessarie agli interventi di riparazione degli edifici danneggiati (con esiti di tipo B e C) è riconosciuto per l’unità immobiliare adibita ad abitazione principale. Per l’accesso ai contributi i cittadini dovranno presentare, entro 90 giorni dalla pubblicazione dell’Ordinanza sulla Gazzetta Ufficiale, una domanda al Sindaco del Comune dove è situato l’immobile da riparare, compilando un modello che sarà reso disponibile ai cittadini nelle sedi (anche provvisorie) dei Comuni, dei Centri Operativi Misti e scaricabile online sul sito www.protezionecivile.it.
Alla domanda dovranno essere allegati il preventivo di spesa con l’indicazione dei tempi previsti per la realizzazione degli interventi di riparazione firmato dalla ditta che il cittadino avrà scelto per realizzare i lavori e una perizia giurata di un tecnico iscritto all’albo professionale che attesti l’entità del danno subito. La perizia giurata dovrà anche certificare la congruità del preventivo di spesa per le riparazioni allegato alla domanda per l’accesso ai contributi. Il Comune dovrà svolgere l’istruttoria della richiesta di accesso ai contributi e comunicare al cittadino, entro trenta giorni dalla presentazione della domanda, l’eventuale accoglimento della domanda e la quantificazione delle risorse economiche assegnate. Nel caso in cui il cittadino dopo trenta giorni dalla presentazione della domanda non abbia ricevuto alcuna comunicazione dal Comune, l’Ordinanza prevede che la domanda sia automaticamente accolta. Prima dell’inizio dei lavori i cittadini che avranno avuto accesso ai contributi dovranno darne comunicazione al Comune e al Genio Civile della Provincia, indicando il direttore dei lavori e il coordinatore alla sicurezza delle opere in via di esecuzione. Le Ordinanze prevedono, inoltre, che i Comuni effettuino controlli a campione sulla corretta utilizzazione dei contributi che, in caso di accertati utilizzi impropri delle risorse, verranno immediatamente revocati.
L’ultima ordinanza, che contiene le disposizioni in merito agli adempimenti e alle esenzioni fiscali nella zone colpite dal terremoto, stabilisce la revoca delle agevolazioni fiscali per tutti i paesi della provincia dell’Aquila, tra i quali Sulmona, non compresi tra i 49 del cratere sismico.
Per la ricostruzione vera e propria, invece, si dovrà concludere l’iter di approvazione del decreto, ora all’attenzione della Camera ove domani pomeriggio alle ore 14 verranno sentiti il commissario per l’emergenza terremoto Guido Bertolaso, il governatore dell’Abruzzo Gianni Chiodi, il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente, il presidente della provincia Stefania Pezzopane, oltre che i rappresentanti di Anci e Upi.
Con l’obiettivo della massima trasparenza e chiarezza delle disposizioni, è prevista la massima pubblicità dei contenuti delle Ordinanze che saranno anche pubblicate sul sito www.protezionecivile.it e sui principali quotidiani locali, e, ovviamente su questo blog, in cui mi riprometto di dare una mia prima impressione su qualche “vuoto” normativo che dovrà essere immediatamente colmato (in relazione ai tempi di elargizione, ruolo delle banche, eventuali revoche del contributo a seguito di controlli…).
per FRANCESCO:
direi di sì. Dovrebbe chiedere ad un tecnico di presentare la relativa domanda.
Ill.ma Dottoressa,
ho acquistato ultimamente un’abitazione classificata nella categoria “B”, adiacente alla mia abitazione principale, senza che il vecchio proprietario abbia presentato né progetto, né richiesta di finanziamento. Da premettere che lo scrivente era proprietario già prima del terremoto della cantina situata sotto la verticale dell’immobile acquistato.
Le chiedo se in qualità di nuovo proprietario posso aspirare a subentrare e vedermi riconosciuto il diritto al contributo nonché l’estensione della categoria B alla mia cantina.
Successivamente gli immobili saranno accorpati in un’unica unità immobiliare come lo erano precedentemente nel 1920.
per SARA:
premesso che le ordinanze sono tutt’altro che chiare, solitamente è il prorpietario ad avanzare domanda, per cui è il Comune a dover agire.
Ma va valutato anche se è la Sua prima casa…
io abito in una casa comunale mi sono rivolta al comune per riparare i danni avuti nella mi abitazione dopo il terremoto ma il comune ha rifiutato dicendomi che è una casa comunale e dunque nn potevo fare la domanda!
vi chiedo se è vero?
per ALESSIA:
per presentare domanda di contributo è necessario avere certificata la categoria di appartenenza dell’edificio. Quanto ai termini per la presentazione delle domande, sono specificati nell’articolo. 90 gg. dalla pubblicazione dell’ordinanza sulla GU, ovvero dal 10.06.2009.
per LUIGI:
i lavori possono tranquillamente essere iniziati.
per ALESSANDRA:
Per la riparazione delle parti comuni nei condomini è prevista la concessione di un contributo direttamente all’amministratore,il quale deve preventivare, gestire e rendicontare in modo analitico le spese sostenute.
Non è ben chiaro se il contributo riguarderà l’intero importo necessario per riparare le parti comuni, oppure solo la quota di esso riferibile ai condomini che possiedono un’abitazione principale, più l’80% di quella eventualmente riferibile a chi ha la possibilità di chiedere il ristoro per la seconda casa.
Salve,
volevo chiederle un chiarimento in merito ai lavori di ripristino agibilità delle parti comuni di un condominio in cui io possiedo una seconda casa classificata E;
Io ho una prima casa per la quale devo richiedere il contributo, mi chiedo i lavori condominiali (non interni) della seconda casa a chi sono in carico? a me o posso usufruire di qualche contributo?
Nel caso in cui siano a mio carico ed io fossi impossibilitata al pagamento della mia quota che, vista la classificazione E dell’immobile, potrebbe essere ingente, cosa succede?
Grazie
vorrei una chiarificazione da qualcuno che può aiutarmi: ho presentato la mia domanda in comune per la mia casa (cat. B) il comune mi ha chiesto delle integrazioni alla domanda. Posso iniziare i lavori prima di inviare le integrazioni? Poi, siccome sono già passati 20 giorni devo di nuovo aspettare 30 gg. dall’invio delle integrazioni?
per le abitazione che hanno avuto il sopralluogo dei vigili, e relativa agibilità, ma non il sopralluogo da parte del comune e quindi non sono state classificate in nessuna fascia, come ci si deve comportare?
Il tecnico che effettua la perizia giurata deve dare una classificazione o può attenersi a giurare la presenza di nesso di causalità come riportato nel decreto?
Altro dubbio, per le case rientranti nella fascia A, la domanda al sindaco entro quanto deve essere fatta?
per ANTONIO:
Per i non residenti vi sarà un contributo, legato al reddito, per la ricostruzione o la riparazione di immobili considerati di rilievo storico e artistico o ambientale e paesaggistico.
i contributi sono anche per i non residenti? categorie A.B.C.
Purtroppo molte cose non sono ancora chiare.
E credo che nemmeno i Comuni stessi sappiano essere precisi. Aspettiamo le successive determinazioni.
Gentilissimo avv. La ringrazio per la risposta. La 3779 la conosco, sono le procedure tecniche che non sono state definite.
Comunque grazie ancora e tornerò qui sperando che qualcuno voglia darci chiarimenti
buona giornata
ing.fattori
per ing. FATTORI:
Le rispondo in parte. Tenga conto che gran parte delle risposte Le troverà nell’allegata ordinanza (clicchi su 3779).
Nell’ordinanza rientrano gli immobili classificati B e C.
I contributi NON vengono erogati alle ditte appaltatrici, ma al proprietario, il quale dovrà depositare, entro 90 gg dalla pubblicazione dell’ordinanza, al Sindaco la domanda, allegando preventivo di spesa con l’indicazione dei tempi previsti, firmato dalla ditta appaltatrice oltre alla perizia giurata che attesti l’entità del danno ai sensi delle “Norme tecniche delle costruzioni” di cui al DM Infrastrutture 14.01.08 e relativa circolare 617 del 02.02.09.
Il Comune svolge l’istruttoria e verifica la sussistenza dei requisiti, determinando, entro 30 gg, l’importo ed indicando l’ammontare in relazione alle spese ritenute ammissibili. Decorso inutilmente il detto termine la domanda si ha per accolta (silenzio assenso).
Poichè si può presentare domanda per lavori già effettuati o in corso di realizzazione, ritengo che l’eventuale aumento degli importi dovrebbe seguire lo stesso iter (ma il Comune potrà essere preciso in tal senso).
Entro 30 gg. dall’ultimazione di lavori deve essere depositata dichiarazione di conclusione all’Ufficio tecnico comunale, asseverata dal professionista.
Il contributo è concesso o in via diretta, ovvero con le modalità del credito d’imposta (per i dettagli art. 3 ord.) Le modalità di erogazione sono stabilite dal successivo art. 4.
I controlli vengono effettuati a campione. L’accertamento della mancata effettuazione, totale o parziale, dei lavori comporta la revoca o la riduzione del contributo.
Gli immobili soggetti a vincolo di tutela che rientrano nella C sono oggetto dell’ordinanza?
Con che modalità vengono calcolati gli importi dei lavori necessari per il ripristino? Computo metrico sulla base del prezz.regione abruzzo 2008?
Come verranno calcolate le parcelle dei professionisti?
Come verranno erogati i contributi per le ditte appaltatrici?
Chi verifica la congruità dei preventivi?
Se nel corso dei lavori dovessero aumentare gli importi preventivati ( ad esempio per ulteriori lesioni nascoste sotto intonaco di grande spessore) si potrà fare una nuova perizia di aggiornamento?
grazie
ing.a.fattori
per ADRIANO:
i contributi sono previsti per i comuni di cui all’art.1 D.L. 39/09, ovvero i 49 comuni del cratere sismico.
l’ordinanza 3779 del 6 giugno prevede contributi per la ristrutturazione di case danneggiate che ricadono nei comuni del cratere oppure tali benefici sono estesi a tutti i comuni abruzzesi?